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Showing posts from May, 2006

Un anno di Australia

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Today is my 365th day in this extraordinary (meant as out of the ordinary) country. It is also the longest time I have ever spent away from my home country. As usual, if on one hand it feels like I have been here forever, on the other one this period has flown by quite quickly. Once again, it has been a year full of new esperiences, beautiful adventures and plenty of "joie de vivre". Con oggi fanno 365 giorni di permanenza in questo Paese straordinario (nel senso di fuori dall'ordinario). E' anche in assoluto il periodo piu' lungo di assenza da "casa" e dal mio Paese natio. Come sempre, se da un parte mi sembra di esser qui da una vita, dall'altra questo anno e' volato veloce come il vento. E come sempre e' stato un anno all'insegna delle nuove esperienze, dell'avventura e gioia di vivere.

Brisbane: il primo approccio

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Le due valigie pesano una tonnellata e faccio fatica a trascinarle. Arrivo a Brisbane il giorno in cui ufficialmente inizia l’inverno in Australia: il 1 Giugno. Che sia inverno non si direbbe proprio: il termometro segna 26 gradi e c’e’ un sole pieno a rischiarare un cielo azzurrissimo. Il tassista mi lascia di fronte al complesso Freshwater dove dovrebbe aspettarmi la manager del palazzo: Denise Buckby. Sono accaldata e stanca e le valigie ormai le trascino per disperazione. Denise mi aveva scritto che mi avrebbe aspettato all’interno dell’appartamento che da quest’oggi sarebbe stato il mio. Piccolo particolare (che ho realizzato solo al momento dell’arrivo): non mi ha detto che numero di appartamento fosse. Sulla tastiera dei videocitofoni non c’e’ neanche un’indicazione sul campanello da suonare per contattare la manager. C’e’ invece un numero di telefono ma io, appena scesa da un aereo proveniente dall’altro lato del mondo, un cellulare che funzioni non ce l’ho. Che faccio? Per for

Un nome, una garanzia

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Vanessa Bellardinelli e’ un nome che affascina ma, allo stesso tempo, imbarazza gli abitanti delle “English speaking countries”. Affascina perche’ ha una connotazione tutta italiana e contiene quel “bella” che e' associato by default allo stereotipo di ragazza latina. Imbarazza perche’ nessuno riesce a pronunciarlo come Cristo comanda. Quando parlo al telefono con un operatore bancario o un impiegato dell’ospedale o della compagnia elettrica la prima domanda e’ sempre “is that Miss Beuauauaui?” al quale io puntuamente replico” Yes, Miss Bellardinelli. It’s a difficult name so don’t worry...” seguiti da due secondi di imbarazzo (dall’altra parte della cornetta). Non vi dico allo scempio al quale ho dovuto assistere negli ultimi sei anni su lettere, cartoline, avvisi e via dicendo. Alla stregua dei geroglifici! E non vi dico neanche di quando mi tocca fare una prenotazione in un ristorante cinese/taiwanese/coreano!! Con tutte quelle elle poverini..."ciacci" mi diventano!! I

Lo sbarco in Australia

1 Giugno 2005 - Sono arrivata a Sydney dopo un volo proveniente da Bangkok, dove ho trascorso tre giorni cercando il piu’ possibile di fotografare la cultura thailandese. Pensavo che un’ora fosse abbastanza per prendere la coincidenza con Brisbane ma ero completamente ignara che non dovessi solo cambiare aereo ma anche recarmi in un altro edificio dell’aeroporto! E cosi’, come sempre, ho dovuto scapicollarmi attraverso check-in, controllo bagagli, reclami, dogana e shuttle di trasferimento. Sono arrivata giusto in tempo per il decollo….fiuf! Attorno a me accenti diversi da quelli a cui ero abituata, accenti che a Londra sentivo solo in bocca a qualche collega o in qualche pub del centro. Hanno le vocali piu’ aperte gli australiani, un modo di parlare piu’ sguaiato. Australia, per esempio, non e’ “Ostrelia” come direbbero gli inglesi, ma “ ‘straia”, con la sillaba “au” mangiata. Altra differenza: la gente ti sorride, ti parla, ti fa domande - anche troppo! Che sfinita come sei, quasi ti

Arriva la cicogna...

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This photo was taken a few days after my 34th birthday. Thirtyfour is also the level of our apartment at Eureka Tower - very scary! A few days later, Julian and I found out that we were to become parents. I would define that moment as one of the happiest moments of my life... Questa foto e' stata scattata qualche giorno dopo il mio 34esimo compleanno. Trentaquattro e' anche il piano in cui si trova il nostro appartamento nella Eureka Tower - da vertiggini! Pochi giorni dopo io e Julian abbiamo scoperto che saremmo diventati genitori. Credo di poter definire quel momento come uno dei piu' felici della mia vita...

Overture

Melbourne, 28 May2006 I have been thinking about opening my own blog for ages but somehow I never got around to doing it. Usually my excuses were: I don't have enough time, I'll do it next week, I cannot be bothered and so on. Mind you, I think they were all good and, at the same time, valid excuses. However, when you live abroad, travel a lot and meet so many people along the way, a blog becomes a kind of necessity, a way to remind yourself, and the people you have met, all the things, events and situations that you probably would forget otherwise . It has taken me 5 years to open this blog. Someone would say "better later than never". I say it would be better earlier than later but...hey, life is a complex thing and sometimes your energy needs to be applied to more important causes. So, here I am now. Let the fun begin... ********************************************************** Melbourne, 28 Maggio 2006 L'idea di aprire un blog tutto mio mi frullava ne