US Roadtrip - Diario di Viaggio: Giorno 10
Il capitolo Los Angeles è iniziato male: con il padrone
della nostra villa a Beverly Hills (un giovane dirigente di un hedge fund) che
ci ha fatto vedere i sorci verdi. Per fortuna la situazione si è raddrizzata ma
la prima impressione lascia l'amaro in bocca.
Los Angeles non è San Francisco. È arida, quasi grottesca ed
arrogante. Superficiale, ricca ed opulenta. Il traffico è punitivo. A Beverly
Hills, dove la macchina più sfigata è una Mercedes, ti strombazzano, insultano
e mandano a cagare per un nonnulla. La tipica strafottenza di chi pensa di
poterselo permettere per diritto acquisito.
Santa Monica ha le spiagge enormi ed i famosi
"baywatch" che non somigliamo per nulla a Pamela Anderson. Ma non ha
raffinatezza, non ha classe. Los Angeles è Disneyland versione boutique. Ma la
villa con piscina sulle colline all'ombra delle palme fa fico. Sebby ci
vorrebbe vivere per sempre. Lui che adora Disneyland. Noi invece non ci
vivremmo mai. Questa non è la California che preferiamo.
Citazione del giorno: tutto quello che chiedo è di avere la
possibilità di verificare che i soldi non facciano la felicità (Spike
Milligam).
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