US Roadtrip - Diario di Viaggio: Giorno 14
I gabbiani non sono poi diversi dalla stragrande maggioranza
delle persone. Pensano e possono volare alti, ma spesso si ritrovano a planare
bassi per racimolare le briciole lasciate dietro da qualche turista. Sono lì
che vorrebbero prendertele di mano ma non hanno abbastanza coraggio per
affrontare la situazione di petto. Si avvicinano quatti quatti, fanno finta di
niente, fanno gli gnorri e poi...ti rubano alle spalle! Una situazione media
amministrativa italiana (e non solo), direi. Malibù è bellina. Opulenza in
chiave oceanica. Certo non ha quello che in inglese viene definito il
wow-factor (fattore meraviglia). Non per noi europei che di coste stupende ce
ne abbiamo da vendere - partendo dal sud della Grecia fino ad arrivare al nord
dell'Irlanda. Hanno lo spazio per vivere però, per sentirsi liberi. Dove si può
correre, giocare, imprecare senza dare fastidio al vicino di asciugamano. Lo
ripeterò a non finire: la bellezza delle "nuove" terre è che lo
spazio fisico si traduce in spazio mentale dove ognuno può disegnare il proprio
percorso. È difficile spiegarlo a chi ci viene solo in vacanza e vede solo una
faccia della medaglia. La vera bellezza (o bruttezza) delle cose la si apprezza
dal di dentro. Domani si parte per Vegas. La nostra vacanza sta giungendo al
termine. Gli ultimi due giorni e poi si riparte verso la normalità che per noi,
per fortuna, è Calgary. Un posto nel quale sono ben contenta di tornare.
Citazione del giorno: Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande
gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti. (Richard Bach)
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