US Roadtrip - Diario di Viaggio: Giorno 8
La grande città. Piena di gente. Piena di vita. Caotica.
Dove le persone sono incattivite ed ognuno è già parecchio avanti nella lotta
per la conquista del proprio "mio". Proprio come piace a me. Ma anche
no. San Francisco è sorprendentemente a traffico leggero. Si percorre bene ed i
parcheggi costano poco. Mi sarebbe piaciuto viverla un po' più dal di dentro.
Ma con i bimbi non si può. Con la stanchezza addosso neanche. In un'altra vita
forse. O magari in questa - visto mai le congiunture astrali un domani ci
portassero nella baia...
Ho i capelli appiccicosi e arruffati di umidità e salsedine.
Il naso bruciacchiato. E tanta voglia di oceano. La mozzarella qui è buona.
Altro che quella insipida che si trova a Calgary e che viene spacciata per
prodotto italiano. Di italiano vero a Calgary non c'è niente. Ma forse mi ci
trovo bene anche per quello. A proposito, qui sotto sono arrivati dieci romani.
Nelle prime 12 ore abbiamo dovuto suonare due volte per far spostare la
macchina e sono apparse cicche di sigarette nelle cocciole del portone...poi
non li abbiam più sentiti (noi ci siamo vendicati con corsa ad ostacoli lungo
il corridoio di 20m fatta dai bambini urlando)... San Francisco è piena di
europei, e di italiani. Crisi? Certo. Ma qui le apparenze ingannano. Insomma,
non se ne esce. Anzi, si prega di uscire...
Domani si parte per Los Angeles passando per la Pacific
Highway. Sarà un viaggio pesante ma chi la dura, la vince. Noi puntiamo al
pareggio - siamo o non siamo italici?!...beh, quasi tutti...
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