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Showing posts from 2011

Il Bel Paese che se ne va (in default)

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E' stato un disastro annunciato, quasi telefonato direi. Una di quelle telefonate intercettate in cui un Lavitola a caso dice ad un Berlusconi a caso: si salvi chi può (cioè loro). Da oggi l’Italia, sebbene nessuno lo dica, è praticamente in default. L’Italia oggi ha raggiunto il tanto temuto spauracchio dei bond ai 10 anni ad un tasso di scambio del 7% – alle 11 am erano al 7,4%. Chi è un minimo familiare con la finanza sa che una volta raggiunto il tetto del 7% non c’è più ritorno. Come dimostrano le simulazioni fatte dal Fondo Monetario Internazionale , anche se i tassi dovessero stabilizzarsi sui valori attuali, il costo del finanziamento del debito pubblico si aggirerebbe attorno all’8% con un debito pubblico che sostanzialmente ammonterebbe al 20% delle entrate del Paese fino al 2015. Il 20% è un valore ritenuto insostenibile da quasi tutti i Paesi. E significa una cosa ed una sola cosa: la richiesta d’aiuto da parte del nostro Paese al FMI per un pacchetto di salvataggio, ch

Essere o non essere (o fare finta di essere?)

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E così l’outing forzato c’è stato. Qualche giorno fa un gruppo di attivisti omosessuali per mezzo di un sito pirata registrato all’estero ha fatto esattamente quello che aveva promesso e minacciato di fare per bocca di Aurelio Mancuso, ex presidente dell’Arcigay, ora a capo di Equality: ha pubblicato una lista di 10 big della politica rei di essere omosessuali ma di avere sempre perorato pubblicamente la causa dell’omofobia. La Procura già indaga (come se avesse già poco da fare). Come sempre, l’Italia si è divisa in due: quelli a favore dello sputtanamento mediatico da una parte, e i paladini della privacy dall’altra. E’ il classico approccio da ultrà ormai molto in voga in questo Paese che viene puntualmente ed abilmente cavalcato da chi ci governa per distogliere l’attenzione dai veri problemi o dalla questione morale che c’è alla base dello scontro politico e sociale, se ancora di morale si può parlare. C’è chi dice sia un gesto poco etico, chi sostiene che violi la privacy, chi è

Aggiungi un posto a tavola che c’è un (ne)amico in più

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In occasione del compleanno di Reset Italia (auguri!) e della nascita del mio secondo genito mi sembra giusto parlare di procreazione. Il pianeta Terra è sull’orlo di una crisi epocale. Una crisi che non riguarda più soltanto alcune specie animali in via d’estinzione ma l’intero ecosistema che tiene in vita l’animale uomo. Cinquant’anni fa il pianeta era popolato da 3 miliardi di persone, oggi siamo più del doppio. Con la popolazione che cresce, cresce anche il fabbisogno di cibo, di riscaldamento, di abitazioni, di risorse naturali. Queste cose debbono essere inevitabilmente ricavate togliendo spazi abitativi ad altre specie animali e creando un ulteriore sbilanciamento dell’ecosistema. L’impatto della crescita della popolazione non si ferma solo a questo. La crescente industrializzazione ha comportato una variazione chimica dell’atmosfera e degli oceani. La temperatura del pianeta è in crescita e le acque sempre più acide. Tutti questi fenomeni hanno alla radice una sola causa: l’aum

Questa amministrazione sarà pure carente però che gran rottura di palle ‘sti anconetani!!

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Finalmente, con la Fiera di San Ciriaco, Ancona si accende, si ravviva. A uno verrebbe da pensare: gli anconetani ne saranno contenti? Macchè! E’ tutta una lamentela, tutto uno sproloquiare contro il sindaco Fiorello Gramillano, ormai bersaglio preferito dei giornali cittadini (di destra) e di una parte della città (dovrebbero mettere la sua faccia al posto dei barattoli negli stand dove si spara alla fiera!). L’ultimo peccato di fiorin Fiorello sarebbe l’aver piazzato il famigerato luna park associato alla Fiera di San Ciriaco al Passetto, ai piedi del bianco e immacolato (se uno ignora i graffiti) Monumento ai Caduti, coprendo niente popo di meno che…la vista del mare! Ora, chi mi conosce bene sa benissimo che non sono una sostenitrice di questa amministrazione che ritengo immobile e dilaniata da divisioni interne insormontabili. Ciò detto c’è un limite a tutto! Tra le lamentele che ho sentito in questi giorni (alcune veramente risibili), quella più ridicola è stata: piazzare uno sta